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Intervista a Rita Frei in occasione del suo 10o anniversario

21.01.2019

Rita Frei lavora per Publicare da 10 anni come responsabile del servizio clienti con oltre 30 collaboratori. Racconta come il servizio clienti sia cambiato nel corso di un decennio, quali traguardi di Publicare la colpiscono particolarmente e cosa le piace fare nel suo tempo libero.

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Lavori per Publicare da 10 anni. Che lavoro facevi prima?

Ho lavorato come insegnante di scuola elementare per 11 anni e sono passata al settore commerciale in ambito medico dopo varie specializzazioni. In un annuncio sul giornale ho notato la posizione offerta da Publicare.

Com’era il servizio clienti di Publicare a quei tempi?

Il servizio clienti all’epoca era composto da sette persone, di cui Anita Ganz, Björn Obrist, Felicitas Nussbaumer, Lis Weber, Melanie Opper e Tanja Wüthrich lavorano ancora per noi. Era quella fase in cui era appena stato introdotto il nuovo logo e la principale domanda che ci si poneva era cosa occorresse per far avanzare l’azienda. All’epoca non esisteva un dipartimento di marketing. Quindi mi sono occupata dell’identità aziendale, della revisione delle brochure e della scelta dei gadget.

Con uno sguardo al passato, quali sono stati a tuo parere i maggiori cambiamenti da Publicare?

  • L’implementazione del nuovo logo aziendale e tutto ciò che lo ha riguardato
  • Lo sviluppo della gestione della qualità per tutti i prodotti Swissmedic
  • L’acquisizione di nuovi clienti come case di cura e numerose associazioni Spitex
  • La risoluzione dei 12 000 dossier, inclusa la digitalizzazione di tutta la documentazione
  • La possibilità per i clienti di ordinare tramite il portale web

È noto a molti che sei molto atletica e partecipi a varie gare di corsa nel tuo tempo libero. Puoi dirmi qualcosa a riguardo?

Mi considero un’atleta solo per hobby, ma mi alleno regolarmente per poter partecipare a diverse gare. Ho preso parte a diverse maratone sia in Svizzera che all’estero e quest’anno parteciperò alla mia ventiduesima.

Puoi raccontarci di un momento particolarmente speciale?

La maratona della Jungfrau è un evento molto bello in termini di paesaggio e organizzazione, perfino a livello internazionale. Anche all’ultimo dei 5 000 concorrenti che taglia il traguardo viene sempre garantita una doccia calda, nonostante l’evento abbia luogo a oltre 2 000 metri sul livello del mare.

C’è un progetto che ti affascina particolarmente?

Nel corso di un’entusiasmante specializzazione mi occupo di «leadership efficace in un ambiente dinamico». È un tema che mi interessa perché le persone e, in generale, i processi di gruppo, sono molto importanti per me.

Hai un desiderio speciale per il futuro?

In realtà è più di un semplice desiderio: tanta salute e nessun drastico colpo del destino. Vorrei poter mantenere tutta la mia energia ancora a lungo, così da poterla usare sia privatamente che professionalmente.

21.01.2019

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